Il Divisionismo. La luce del moderno

Il Divisionismo in Italia, una stagione d’arte che ha prodotto opere di alta qualità, tecnica raffinata e molto piacevoli all’occhio dell’osservatore. Benché derivato dal pointillisme francese dei neo impressionisti come Seurat e Signac, e quindi non del tutto originale, pur tuttavia contiene degli elementi innovatori, specialmente nei ultimi quadri esposti in mostra, nei quali si percepiscono i primi segnali di quel dinamismo formale che si svilupperà nel futurismo, tutto italiano.

La tecnica divisionista appare ad un occhio attento una tecnica veramente virtuosistica nel creare, con l’accostamento minuzioso di punti o filamenti di colori complementari, tonali o contrapposti, un effetto visivo estremamente vivo e luminoso. A differenza degli impressionisti francesi che avevano superato il reale rappresentato trasmettendo all’osservatore la pura impressione visiva, il divisionista italiano, parliamo di Segantini, Nomellini, Pellizza, Previati, crea opere di alta qualità cromatica e luministica, nelle quali però prevale la descrizione del soggetto rappresentato e il pathos che lo anima, secondo il criterio invalso nella pittura di genere dell’ottocento.

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