Olivolo, storia e mito

OLIVOLO, STORIA E MITO





















In una deliziosa giornata di ottobre
un gruppo di affezionati cultori della nostra amata città di Venezia ha fatto
un viaggio a ritroso nel tempo, visitando luoghi della Città carichi d’arte e
di memorie.

Il programma prevedeva la visita
all’estremo margine orientale della città, dove si trova l’antica isola di
Olivolo, su cui si erge la Basilica di S. Pietro, e le vicine chiese di Sant’Isepo,
ossia S. Giuseppe di Castello, e S. Francesco della Vigna

Una visita ai luoghi d’arte a Venezia
non è completa se non si ripercorrono con la memoria le vicende della sua
storia millenaria e le leggende che ne hanno fatto un mito ineguagliabile.



Così abbiamo ripercorso, con
l’ausilio di immagini illustrative, la storia della Basilica di S. Pietro dalla
nascita come antichissima chiesa dei Santi Sergio e Bacco, poi come cattedrale
vescovile e patriarcale dedicata a San Pietro fino alla caduta della Repubblica;
 e poi abbiamo rievocato lo sviluppo
topografico della zona dai primordi del V-VI secolo fino alle manomissioni napoleoniche,
austriache e moderne.

Come si vede dalle antiche piante, a
cominciare da quella di Fra’ Paolino del XIV secolo, trascritta dal Temanza nel
Settecento, la zona era ricca di chiese, molte andate distrutte sia da
Napoleone per l’impianto dei giardini pubblici e la via Eugenia poi Garibaldi,
sia dagli austriaci per l’ampliamento dei bacini di carenaggio dell’Arsenale.

Conclusa la visita a S.Pietro, monumento
palladiano contenente alcuni antichissimi reperti, come la cattedra vescovile
“di S.Pietro”, dono dell’imperatore d’Oriente Michele III nel IX secolo, e la
gotica cappella Lando con lacerti di pavimento musivo tardo romano, ci siamo
spostati a S.Isepo, chiesa mausoleo della famiglia del Doge Grimani, una chiesa
conventuale dalla struttura modesta ma ricca all’interno di una decorazione
tardo cinquecentesca e barocca.

Dopo la sosta in trattoria e un breve
piacevole intermezzo letterario vernacolare con brani tratti dal Canzoniere veneto
e dalle Fiabe e leggende di Giuseppe Bernoni, ci siamo recati per una breve
visita a S. Francesco della Vigna, dove splende una meravigliosa Madonna di
Antonio da Negroponte, oltre ad insigni opere, di Bellini e Veronese. 

Il gradimento di tutti per questa
bella rivisitazione delle nostre tradizioni, fatta con la mente e col cuore, ci
induce a perseverare!



L’isola di San Pietro di Castello nella pianta di Jacopo de’ Barbari del
1500 con il campanile di Codussi tuttora esistente e la chiesa gotica
precedente all’attuale.


N.B. Vedere foto in galleria

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