Rodolfo Siviero: lo 007 dell’arte

CONFERENZA ROTARY VENEZIA RIVIERA DEL BRENTA –CURATA DA DIEGO MAZZETTO GIOVEDI’ 23 APRILE 2015

 

Lo scorso giovedì 23 aprile lo storico Diego Mazzetto ha incontrato i soci del Rotary club Venezia Riviera del Brenta presso la sede di villa Franceschi a Mira illustrando la storia dello “007 dell’arte” Rodolfo Siviero.

Parlando della straordinaria figura di Siviero, Mazzetto ha messo in evidenza il suo operato di difensore delle opere d’arte italiane durante la seconda Guerra Mondiale.

In sintesi, Rodolfo Siviero ha narrato, attraverso fitte pagine di memorie, ciò che pochissimi altri potevano. Di convogli nazisti in partenza per il nord, zeppi di quadri e statue sottratti ai musei, sorvegliati in segreto dai suoi uomini. Alleati e partigiani furono messi al corrente, dagli informatori che lui addestrava e organizzava, sulle rotte dei camion, sulle destinazioni dei treni, sui nascondigli dove i tedeschi ammassavano i capolavori italiani. Conoscere le mete di questi trasporti significava, infatti, poterli un giorno recuperare e riportare a casa. La documentazione che con metodica perizia Rodolfo Siviero ha raccolto in quegli anni, unita a quella raccolta dagli Alleati, ha fatto sì che della gran parte delle opere trafugate non fossero cancellate le tracce. L’esodo dei beni fu, davvero, di un’entità inimmaginabile. Napoli, Roma, Firenze ma anche molte altre città italiane, mentre la guerra infuriava, furono spogliate di molti dei loro tesori destinati ad arricchire le collezioni tedesche e le due gallerie private di Hitler e Goering.

A Rodolfo Siviero il merito di aver recuperato gran parte di questi tesori e di aver lasciato, prima della sua morte, documentazioni utili per il recupero di altre 2500 opere d’arte trafugate dall’Italia e non ancora tornate.

 

 

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