Serata delle consegne

IL COLLARE PASSA DA FRANCESCO A PIETRO

 

 

E’ questo il gesto simbolico con cui il Presidente che termina il proprio mandato affida al nuovo Presidente le sorti del Club per un anno, e giovedì 25 giugno nella Sede di Villa Franceschi a Mira Porte un numeroso parterre di Soci e ospiti ha fatto da cornice alla cerimonia.

Complice la bellissima serata di inizio estate e il verde smagliante del parco dell’Hotel Villa Franceschi, la festa ha avuto inizio con l’aperitivo in giardino, dove abbiamo anche avuto l’opportunità di conoscere gli intrattenitori che avevamo chiamato per allietare la serata: gli attori Massimo d’Onofrio e Barbara Tasca hanno con brio e vivacità messo in scena alcuni quadri veneziani a cominciare dall’”ode al vino”, quanto mai opportuna visto che avevamo tutti il bicchiere in mano.

Saliti al piano nobile per la cena, che è iniziata con un gustosissimo buffet (bravo Remigio!), dopo il tocco di campana e l’ascolto degli inni, il Prefetto ha salutato i numerosi ospiti: Sandra Sofia Perulli, Assistente Governatore  Ezio Lanteri,il Dr. Giorgio dal Corso con la Sig.ra Francesca, vice presidente Rotary club di San Donà, Sara Zanferrari, presidente e-club Rotary2060, Giuliano Fiammengo,Presidente Lions Club Stra Riviera Del Brenta, Sabrina De Nobili,       Presidente Lions Club Stra Riviera del Brenta Rosalba Carriera, Irene M. Cesca, Responsabile Distrettuale Rotaract 2060, Anna MILANO, Presidente Rotaract Padova Euganea, Rafi El Madloum, giovane medico legale, Marisa Bettio  ostetrica che presta la propria opera in Mali e la sua collaboratrice Annalisa Polato, il Dr. Claudio Favretto con la Sig.ra  Angela, l’avvocato Francesca Scatto, la Dr.ssa Monica Monetti, direttore filiale Intesa San Paolo di Stra, Alberto Vanuzzo Socio Rotaract Padova Euganea, lo storico ed esperto d’arte Diego Mazzetto.

 

Francesco Sarti ha tracciato un profilo del suo anno di presidenza, dopo aver sottolineato l’ottimo lavoro svolto da Stefano Siggia che l’aveva preceduto, ricordando i numerosi services posti in essere, tra cui quello a favore del CUAMM-Medici con l’Africa e quello pro A.I.L. di Dolo per la lotta contro le leucemie. Un posto importante hanno rappresentato le gite culturali per la visita a mostre d’arte e quelli più articolati in Normandia, per incontrare i nostri “gemelli” francesi del Club di Evreux Beffroi, e in Abruzzo alla scoperta delle bellezze dell’Italia cosiddetta minore. Più di venti i conferenzieri che si sono avvicendati nel corso dell’annata le cui relazioni hanno spaziato tra i temi più

diversi, dalla demografia all’arte, dalla geopolitica alla storia delle religioni, dalla medicina alla cultura, dalla storia in occasione del centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale alla sociologia. Insomma un anno intenso in cui il Club ha seguito con partecipazione le iniziative poste in essere, consolidando l’amicizia tra i Soci.

Pietro Milano ha raccolto con entusiasmo il testimone, anzi il collare, e ha posto l’accento su un problema che vuole affrontare con decisione, la difficoltà ad allargare la compagine dei Soci che per diversi motivi ha visto negli ultimi anni un decremento dell’effettivo. Ha sottolineato l’intesa che ha già raggiunto con i Presidenti dei tre Rotary Club viciniori che consentirà occasione di incontro e di utili scambi di idee sul futuro dei Club stessi e del Rotary.

La presenza in sala della ostetrica Marisa Bettio era significativa per il service principale dell’anno rotariano 2015-2016: aiutare chi in Mali si prodiga per le donne incinte e le partorienti, in ideale proseguimento del service “Prima le Mamme e i Bambini” dello scorso anno.

Cordiali, affettuosi applausi hanno sottolineato le due relazioni in segno di ringraziamento per quanto fatto e di augurio per l’immediato futuro.

A questo punto della serata hanno avuto campo libero i due attori che con “l’elogio della polenta” , lo scontro marito-moglie dai “Quattro Rusteghi” di Carlo Goldoni e l’intemerata contro la suocera da “Le baruffe in famegia” di Giacinto Gallina hanno divertito i presenti che li hanno ringraziati con un lungo, caloroso applauso.

 

Non resta che augurare buon lavoro a Pietro Milano e alla sua squadra, per la fortuna del Club e del Rotary.

 

 

Renato M. Cesca

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