Sviluppo Turistico della Riviera del Brenta:
Vantaggi competitivi e ipotesi di un brand comune
Il Prof. Romano Toppan, docente universitario di Economia del Turismo e della Cultura, titolare di numerosi incarichi di alto livello presso le Istituzioni nazionali ed europee, ed autore di altrettanto numerose pubblicazioni sullo sviluppo turistico, nostro gradito ospite nella conviviale del 2 luglio 2015, ci ha intrattenuto con una illuminante relazione sulla politica turistica del territorio, e in particolare mettendo in evidenza le enormi potenzialità inespresse del nostro paese e in particolare della Riviera del Brenta e suggerendo le possibili vie d’azione.
Al nostro illustre ospite lasciamo la parola, ringraziandolo per la sua affabile disponibilità e sperando di averlo ancora ospite fra noi.
Il Club rotariano Venezia Riviera del Brenta mi ha dato l’opportunità di presentare alcune riflessioni di politica turistica sul loro territorio, ricco di fascino e di storia.
La prima riflessione che ho condiviso con i soci è stata la “continuità e contiguità” della Riviera con Venezia, non solo perché anticamente il Canal Grande, che è il cuore di Venezia, era il paleo alveo del Brenta, ma anche perché durante la Serenissima la Riviera costituiva la destinazione “turistica” per eccellenza della aristocrazia veneziana, che faceva delle ville affacciate sulle rive del fiume, luoghi di incontro, di ospitalità e di gaiezza, che alimentavano la coesione della classe politica veneziana attorno al concetto di cultura della ospitalità.
E’ infatti questa cultura che ha da sempre caratterizzato Venezia: città cosmopolita, aperta al mondo, cerniera tra occidente e oriente, tra mondo europeo e mondo orientale, tra mondo cristiano e mondo mussulmano.
Se Venezia ha lasciato un’impronta di questa ospitalità è proprio la Riviera del Brenta che la rappresenta in modo impareggiabile, non solo nella bellezza estetica delle sue dimore storiche, ma soprattutto nella vocazione che queste dimore avevano e molte di esse hanno ancora oggi, perché trasformate in Alberghi accoglienti e raffinati, in ristoranti rinomati, in sedi di accoglienza dei visitatori, come la celebre Malcontenta, Villa Pisani o Villa Foscarini Rossi.
Ovunque troviamo questa traccia sottile e pervasiva.
La presenza dell’acqua dà a questo insieme un tocco di magia e di mistero, come se fosse un seno materno.
La presentazione che ho fatto ha poi dato alcune linee guida per poter permettere ai soci del Club e alla loro capacità di influenza civile di permettere alla Riviera una immagine, una reputazione e una qualità che siano all’altezza della promessa che essa contiene.
In particolare la cura dei “processi” che caratterizzano una vera “politica” di promozione del prodotto turistico vario e ricco di suggestioni. In particolare alcuni passaggi cruciali della perfetta strategia promozionale che sono indicati nella figura.